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ERBE VERTIBÓ 12 - PASSIFLORA
Imballaggio con circa 100g.
Applicazioni ed effetto:
Utilizzato in casi di insonnia e ansia.
Abbassa la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Impacchi con l'impianto per il trattamento di ferite e ustioni.
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Disponibile dal: 27/01/2016
ERBE VERTIBÓ 12 - PASSIFLORA
ERBE VERTIBÓ 12 - PASSIFLORA
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Utilizzato in casi di insonnia e ansia.
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ERBE VERTIBÓ 12 - PASSIFLORA
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Descrizione botanica:
Passiflora L. è un genere di Passifloraceae che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso, arbusti e alberelli, alti fino a 5-6 m, originarie dell'America centro-meridionale, con alcune specie provenienti dal Nord America, Australia e Asia.
Il nome del genere, adottato da Linneo nel 1753 e che significa "fiore della passione" (dal latino passio = passione e flos = fiore), gli fu attribuito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Cristo, i viticci la frusta con cui venne flagellato; i tre stili i chiodi; gli stami il martello; la raggiera corollina la corona di spine.
Le radici generalmente fascicolate, in alcuni casi sono carnose, a volte con produzione di pollini radicali, alcune specie come la Passiflora tuberosa hanno radici tuberose.
Il fusto abbondantemente ramificato, è sottile, talvolta cavo, a sezione rotonda, quadrata, triangolare o poligonale, solitamente di colore verde nei giovani esemplari, ricoperto da corteccia nei soggetti vetusti.
Passiflora × violacea (ibrido tra P. caerulea e P. racemosaLe foglie sono alterne, di forma, consistenza, dimensioni ed aspetto variabili, con specie a foglie semplici lanceolate, bilobate o palmate con 3-9 lobi, con dimensioni di pochi millimetri come la P. gracillima fino a dimensioni di diversi decimetri come la P. gigantifolia. Nelle specie rampicanti all'ascella delle foglie ci sono gli organi di ancoraggio, a forma di viticci o più raramente appendici ramificate dotate di ventose, come nella P. discophora e nella P. gracillima, o in alcuni casi delle formazioni spinose.
I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, raramente riuniti a coppie come nella P. biflora, o riuniti in racemi come si può osservare nella P. racemosa; le dimensioni sono molto variabili in dipendenza della specie, potendo arrivare al diametro di 12-15 cm della P. quadrangularis.
Generalmente hanno tre brattee di varia forma, a volte colorate e dotate di ghiandole nettarifere, il calice più o meno allungato, con 5 sepali, 5 petali a volte assenti; è normalmente presente una corona di filamenti di forma e colore variabile, con 5 filamenti che portano le antere e 3 stili recanti gli stigmi, a volte profumati o con odore sgradevole.
I frutti sono generalmente bacche ovoidali o allungate, ricoperte da un leggero tegumento che, a maturazione, si colora di giallo, viola, blu o nero, a volte con striature gialle o verdi, a volte è una capsula deiscente a maturazione, di varie dimensioni; all'interno del frutto si trova una polpa gelatinosa (arillo) che contiene piccoli semi di forma appiattita, cuoriformi, di colore scuro, coriacei e rugosi.
Applicazioni ed effetto:
Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis.
Nell'antichità, gli Aztechi, utilizzavano la passiflora come rilassante.
L'infuso, lo sciroppo e l'estratto fluido delle parti verdi raccolte da giugno a settembre e fatte essiccare all'ombra in luogo arieggiato, vantano proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, ansiolitiche, antispasmodiche, curative dell'insonnia e dell'isterismo; inducono un sonno fisiologico e una attività diurna priva di ottundimento. Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle "angosce di guerra".
L'infuso di foglie e fiori viene utilizzato per la psicoastenia.
Le foglie sono ricche di flavonoidi e curarine ricche di proprietà sedativa e antispasmodica. La passiflora è indicata contro la tachicardia, l'ansia e l'insonnia.
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